Tanti auguri a… me!

E la torta? Sempre per me!
Scherzi a parte, oggi vi propongo la torta con cui ho festeggiato il mio compleanno martedì. Questa è la torta che ho portato in ufficio, ma presto vedrete anche quella di domenica, con la quale festeggerò anche il compleanno di mio fratello.

torta alla frutta

Ingredienti
per la pasta frolla:
300 gr di farina di kamut
100 gr di zucchero
100 gr di margarina
2 uova (1 intero + 1 tuorlo)
8 gr di lievito vanigliato in polvere
un goccio di limoncello
un pizzico di sale

Attenzione! Questa ricetta contiene glutine, ma può essere adatta a intolleranti al frumento. Se siete celiaci, potete sostituire la farina di kamut con la farina senza glutine e controllate che tutti gli ingredienti a rischio siano riportati nel prontuario dell’AIC o che abbiano il marchio con la spiga barrata.

per la crema pasticcera:
una busta di preparato per crema pasticcera (non per fare pubblicità ma io ho scelto la crema istantanea alla vaniglia Elah, perché senza frumento e senza coloranti)
200 ml di latte intero

per la decorazione:
frutta fresca a piacere (io melone, fragole e mirtilli)
gelatina (usare quella in fogli e non quella in polvere perché può contenere tracce di frumento)

torta ala frutta
Procedimento
Unire la farina con il lievito e il sale, e mescolare. Incorporare la margarina a temperatura ambiente, lo zucchero, le uova e il limoncello. Lavorare fino a ottenere un impasto omogeneo e far riposare in frigo per mezzora. Imburrare una tortiera del diametro di 20 cm: io ho usato quella che ha già lo stampo con l’incavo per farcire la torta, ma se non l’avete va benissimo una qualunque tortiera apribile.
Adagiare la pasta sulla tortiera e infornare per 20 minuti a 160°. Una volta cotta la torta andrà ribaltata con cura sul piatto e dovrete lasciarla raffreddare per 10 minuti circa.
Preparare la crema unendo la polvere della busta con il latte, sbattendo energicamente con la frusta per alcuni
minuti. Cospargere la crema sulla torta, tagliare la frutta e disporla sopra alla crema.
La gelatina è meglio prepararla qualche ora prima: non fate come me che ho dovuto evitare di metterla perché ci voleva troppo tempo perché passasse dallo stato liquido al quello gelatinoso. Il procedimento, comunque, è questo:
lasciare i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti e poi strizzarli bene. Scaldare l’acqua indicata sulla confezione (senza farla bollire) e sciogliervi i fogli della gelatina. Lasciar raffreddare finché vedete che la
gelatina non è più liquida ma inizia a indurirsi. A quel punto cospargerla sul dolce.

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This Post Has 4 Comments

  1. Raffaella scrive:

    Anche io ieri ho fatto una crostata alla frutta per sfruttare una base precotta che mi è stata mandata come campione di prova da un’azienda francese di alimenti senza glutine. Purtroppo la crema pasticcera mi è rimasta un po’ liquida e non ho potuto fare una foto alla singola fetta perchè la torta mi si è squagliata nel momento in cui l’ho tagliata, però il sapore era buono. La base pronta, invece, secondo me è migliorabile (troppo secca e scialba di sapore). Buona giornata
    Raffaella

    • Farina di Gio scrive:

      Ciao Raffaella,
      grazie di essere passata!
      Trovo che tutte le basi e le creme pronte abbiano un sapore scialbo rispetto a quelle fatte con le nostre mani :) Diciamo che vanno bene quando si è di fretta e non si ha abbastanza tempo per cucinare ;)
      Una curiosità: sulla tua torta di frutta, hai messo anche la gelatina? Se si, quale hai utilizzato e come ti sei trovata?

      Buona giornata,
      Giorgia

  2. Raffaella scrive:

    Ciao Giorgia, per via della celiachia, non ho usato preparati industriali perchè non ne ho trovati nella mia cittadina. Avevo letto che viene bene con la gelatina all’albicocca della Zuegg fatta sciogliere con un goccio di acqua fino a ottenere uno sciroppo che si mette sulla frutta con un pennellino ma anche quel prodotto non l’ho trovato da alcuna parte. Allora ho preso un po’ di marmellata di albicocche che avevo in casa e l’ho sciolta con un cucchiaio di acqua, meju che ninte. Ciao

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